Vesna Pavan

LOCANDINA PAVAN

Scrive Carlo Franza

Personalità artistica forte e complessa, intellettuale e creativa, quella di Vesna Pavan, artista di chiara fama che, attraverso più capitoli del suo percorso, ha oggi coagulato con i suoi “skin” quel mondo pittorico dell’America-Type Painting, che tocca Pollock e Gorky, Kline e Hoffmann, e ancora Oldenburg e Rauschenberg, innescando e facendo propria un’atmosfera certo internaziona- le di cultura e di poetica, che vuol dire aver avuto a cuore le sorti di una qualità il cui fascino è affidato all’abilità e alla ricchezza dei mezzi. E se Skin sta per pelle, giallo, rossa, nera e bianca, vuol dire che Vesna Pavan con i suoi monocromi materici ha concepito il dipingere come una continua mediazione e tensione tra lo spazio e la superficie, sinonimi di push e pull, e cioè dell’operazi- one di spingere in dentro e viceversa tirare in fuori la materia, facendola sborda- re, esplorando così la funzione spaziale del colore. E’ il colore che sborda, riannodando la lezione di Arshile Gork, portandosi nel suo caso oltre con il gesto delle scolature che rompono non solo la cornice, le forme chiuse e distruggendo quasi lo spazio. Iniziatrice di una sorta di ermetismo sintomatico, che vuol dire come con colore, spazio e immagine ora l’opera vive una sua vita autonoma, non tanto formale, ma come accadimento. Le scosse emotive dell’artista Vesna Pavan ci consegnano con gli “skin” una lezione di altissimo livello, dove la pittura è pelle, corpo, materia, luce e colore, e ne fa grazie a una libertà linguistica che fluidamente circola nei paesaggi mentali monocromi, l’incipit della nuova Avanguardia del terzo millennio.

Biografia dell’artista

Vesna Pavan, pittrice ed Art Designer di origine friulana, figlia d’arte, ha frequen- tato la scuola d’Arte e Mosaico a Spilimbergo. La prima mostra personale risale al 1992 a soli 16 anni. Si trasferisce a Milano nel 1997 dove prosegue gli studi sulla gestualità attraverso il teatro, la fotografia e la computer graphics. Studia l’influenza che ha il colore sull’uomo e l’ambiente attraverso la cromoterapia; indaga l’intimo umano diventando una Gestalt Counsellor. Tutti questi interessi, nel tempo, le hanno permesso di vedere, scoprire e comprendere le varie sfaccettature dell’essere umano ed il senso profondo dell’espressività. Ogni sua opera è sempre accompagnata dall’esperienza in prima persona. La sua arte è frutto parallelo delle sue esperienze. Vesna parlando del suo lavoro afferma: “Io sono la mia arte e la mia arte mi rappresenta”. Dal 2008 la sua produzione si diffonde nel mondo grazie a numerose mostre personali ed eventi, di grande successo alle quali viene invitata da istituzioni nazionali ed internazionali in varie nazioni e città tra le quali spiccano: Milano, Roma, Firenze, Pisa, Venezia, Genova, Taormina, Palermo, Porto Cervo, Londra, Parigi, Cannes, Montecarlo, Praga, Amsterdam, Innsbruck, Miami, New York, Barcellona, Mosca. Fondatrice del Cromatismo Pavaniano. Nel 2014 ha sviluppato una nuova tecnica pittorica priva di supporto con il ciclo Skinche a detta dei critici è unica al mondo ed è messa alla stregua delle avanguardie degli anni ’50 quali Pollok e Burri. Nello stesso anno è stata selezionata per il progetto Imago Mundi di Luciano Benetton. Tra i critici che hanno scritto di lei spiccano i testi di: Paolo Levi, Luca Beatrice, Carlo Franza e Vittorio Sgarbi. Negli anni ha collaborato con: stilisti, aziende e architetti di fama internazionale tra cui Elio Fiorucci, Fondazione Maimeri, Jacuzzi e Porsche per citarne alcuni. Aste: Capitolium, Mecenate, Poleschi. Le sue Opere si trovano in musei, collezioni private e pubbliche in Europa e Stati Uniti. Nell’ottobre 2018 tiene una personale dal titolo “Movimento Skin.” nell’Ex Studio di Piero Manzoni in zona Brera a Milano presentata dall’illustre Prof. Carlo Franza nel suo Progetto “Belvedere”.

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